Se in passato le attività tradizionali dei cittadini gravitavano sull’agricoltura e sull’artigianato, oggi è il settore terziario ad attrarre la maggior parte delle risorse cittadine, un terziario in parte ancora tradizionale, ma ormai già proiettato verso nuove e più moderne forme di organizzazione, quali il CIS, l’Interporto e il Vulcano Buono, un centro commerciale in grado di ampliare ulteriormente l’offerta occupazionale locale. In ogni caso, il tasso di disoccupazione in città permane abbastanza alto, specie nelle fasce giovanili e femminili. Se tale è la situazione economica, non meraviglia che il fenomeno del sommerso sia diffuso e che si riscontrino forme di illegalità, spesso nemmeno percepite come tali. Il senso di illegalità si ripercuote anche sulla scarsa sensibilità che i cittadini mostrano circa la difesa del proprio territorio dal punto di vista ambientale e circa la rivalutazione del patrimonio artistico ed archeologico lasciatoci in eredità da una storia ricca ed illustre, a sostegno delle quali stentano a decollare le iniziative, che pur vengono spesso proposte da associazioni culturali presenti sul territorio. La Scuola si propone come agenzia formativa di fondamentale importanza rispetto al territorio con il quale interagisce e partecipa attivamente alle varie manifestazioni organizzate in ambito comunale, provinciale e regionale. Essa stabilisce altresì una vasta rete di rapporti con l’Amministrazione Comunale di Nola, l’Azienda Sanitaria Locale, la Protezione civile, i Vigili Urbani, la Pro-loco e si raccorda con Associazioni religiose, culturali, ambientali e di volontariato con l’obiettivo di promuovere al suo interno iniziative che abbiano una ricaduta educativa. La scuola promuove, infine, attività di Continuità ed Orientamento con le altre Scuole di Nola e aderisce a progetti in rete, anche al fine di prevenire la dispersione scolastica. Dal punto di vista culturale, la città trova la sua identità sia nella Sagra dei Gigli, diventata patrimonio dell’UNESCO e ormai conosciuta ben al di fuori delle mura cittadine che nelle attività e nelle iniziative legate alla figura di Giordano Bruno. In realtà ai ragazzi non viene offerta un’adeguata rete di strutture culturali e/o ricreative pubbliche, per cui molti di essi trovano occasioni di aggregazione e confronto per strada, nelle piazzette con le limitazioni ed i rischi che ciò comporta. L’Istituto Comprensivo resta, dunque, ancora la più importante agenzia culturale per le giovani generazioni anche se si registra ancora una mortalità scolastica negli Istituti superiori. Questa realtà richiede alla Scuola competenza e professionalità qualificata, un’offerta formativa diversificata, un’ azione di raccordo con le altre agenzie formative della zona e sinergia con le Istituzioni del territorio, al fine di educare in modo adeguato alla Cittadinanza attiva i giovani cittadini ad essa affidati.